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Vaccini: torna la distribuzione in base ai residenti e non più sull'età

Sanità pubblica Redazione DottNet | 14/04/2021 11:39

Campania, Trentino, la Sicilia e la Calabria ne riceveranno di più

Dal 15 aprile una maggiore percentuale di vaccini torna nelle Regioni che nelle ultime settimane erano state penalizzate dalla decisione di distribuire le dosi non secondo i numeri della popolazione residente ma secondo quella dei target da vaccinare. E dunque, Regioni come la Liguria, il Piemonte, il Friuli, la Toscana o l'Umbria che hanno fin qui ricevuto più dosi proprio per il gran numero di anziani che vi vivono, adesso riceveranno meno dosi mentre torneranno ad averne di più le Regioni più giovani d'Italia, la Campania su tutte e poi il Trentino, la Sicilia e la Calabria.  Un riequilibrio sollecitato a gran voce nei giorni scorsi dal governatore della Campania De Luca che ha lamentato di aver  ricevuto 200.000 dosi in meno rispetto alle aspettative.

Insomma si ritorna al criterio della redistribuzione tenendo conto della popolazione residente ma anche di quella assistita dai servizi sanitari locali. Una recente ordinanza del commissario per l'emergenza Figliuolo prevede infatti che cittadini residenti in una regione ma che di fatto vivono in un'altra per motivi di lavoro o di studio o familiari possano essere vaccinati lì ma solo se hanno spostato nella regione di domicilio, temporaneamente, il medico di famiglia

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Ormai a buon punto la vaccinazione degli over 80 e con consistenti scorte di AstraZeneca (adesso previsto per la fascia 60-79 anni) in giacenza nei frigoriferi di tutte le regioni, l'ufficio del commissario per l'emergenza Figliuolo ha deciso di tornare al criterio della distribuzione per residenza. Non tutte le regioni che fin qui hanno ricevuto più vaccini in virtù dell'alto numero di anziani sono già riuscite a mettere in sicurezza gli over 80. Avanti PiemonteLiguriaUmbria e Friuli è ancora indietro invece la Toscana, una delle regioni che ha vaccinato più categorie essenziali che per età.

Abnorme anche la situazione in Sicilia dove su un milione di dosi somministrate solo 45.000 erano di AstraZeneca. Ma nella regione fanalino di coda per le vaccinazioni degli over 80 le consegne di Pfizer e Moderna sono state utilizzate per gli operatori sanitari e non (una platea allargata a dismisura) a cui ancora in parte deve essere somministrata la seconda dose. Ovviamente con gli stessi vaccini a mRna che, iniettati anche a giovani studenti e a fornitori degli ospedali, adesso scarseggiano per gli over 80. Infine, in occasione della campagna vaccinale, la polizia ha pianificato i servizi di scorta al fine di assicurare che i trasferimenti dei vaccini Pfizer/Biontech arrivati in Italia da Lipsia e destinati a varie località del nostro Paese, avvengano nella massima sicurezza.

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